domenica 4 maggio 2008

La cosa più importante


Un giorno nel bosco di Pratorosso ci fu un’accesa discussione fra gli animali.
Il coniglio diceva: “La cosa più importante è avere orecchie lunghe. Chi ha orecchie lunghe si accorge subito di ogni piccolo rumore sospetto, del tuono, del pericolo e può scappare in tempo”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Non sono d’accordo” disse il riccio “la cosa più importante sono gli aculei. Chi ha gli aculei è sicuro e protetto”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Non è vero” disse la giraffa “solo chi ha il collo lungo arriva alle foglie tenere degli alberi, anche quando l’erba è secca e la terra è arida”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Io dico” intervenne la rana “che la cosa più importante è essere verdi, per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Se è per questo” strillò l’uccello “la cosa più importante è avere le ali. Nessuno può raggiungerti se voli in alto”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Ma cosa dite?! Per me la cosa più importante è essere grandi, grossi e soprattutto avere una lunga e bella proboscide”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Oh, io senza i miei piedi palmati” disse l’oca “non potrei proprio nuotare. E la cosa più importante, oltre che camminare, è nuotare”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Assolutamente no!” esclamò il castoro. “La cosa più importante è avere denti grandi e forti per mangiare, per difendersi e costruire la tana”.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Forse tutte queste cose sono importanti” disse il gufo saggio.
“Tutte?!” dissero gli altri.
“No, non tutte insieme! Ognuno di noi ha qualcosa di importante!”
E finalmente tutti furono d’accordo.

Antonella Abbatiello La cosa più importante Ed. Fatatrac, 1998 (Menzione d'onore al 2001 Unesco Prize for children's and young people's literature in the service of tolerance and peace)

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