martedì 17 giugno 2008

Tecnicamp

Il Tecnicamp è un’attività nazionale organizzata dal Commissariato della Branca Esploratori ed Esploratrici. Con scopo educativo, come sempre al CNGEI, al Tecnicamp si approfondiscono svariate tecniche scout. I corsi hanno numero chiuso, e le iscrizioni sono accettate in base alla data di arrivoQuest’anno, per la prima volta e in via sperimentale, sono state organizzate basi cui possono accedere anche i lupetti e le lupette dell’ultimo anno: una a Serrada (TN) e una a Conca della Campania (CE). Possono partecipare solo i lupetti all’ultimo anno, ovvero, per Sirolo Numana: ANDREA C.R., ANDREA I., , FABIO, FRANCESCO B., FOSCA P., GIACOMO T., JACOPO M., JACOPO R., MARIA VITTORIA, SAMUEL. E' importante ricordare che Akela e i VV.LL. potranno non confermare l’accettazione della partecipazione ai lupetti che, seppure iscritti e con caparra già versata, durante le vacanze di branco abbiano dimostrato di non riuscire ad avere lo stile consono a uno scout. Il TECNICAMP bisogna dimostrare di meritarlo!

Informazioni Il campo si terrà dal 3 SETTEMBRE al 7 SETTEMBRE 2008.
Akela, e forse un altro V.L., accompagneranno i nostri lupetti.
Il tema sarà quello dell'esplorazione
. C'è posto per 20 lupetti del'ultimo anno e le iscrizioni scadranno il 30 giugno. Per ulteriori informazioni chiamate Akela.

Affrettatevi!!!

mercoledì 11 giugno 2008

Da Dede

Ho ricevuto, e pubblico volentieri, questa lettera di Dede

Ciao a tutti,
ho letto l'articolo di Hathi di Sirolo: bello e completo. La festa e l'articolo mi suggeriscono una riflessione senza troppe pretese che voglio condividere con tutti. Una bella festa, molto partecipata, serena, dalla quale ho tratto personale giovamento al solo vedere, ad esempio, gli adulti della sezione in gran numero, entusiasti, collaborativi, spontanei, che nel fare e nell'essere hanno saputo esprimere lo spirito del "servire sorridendo" (per usare un' espressione sintetica e non retorica). Lo scoutismo per me è sempre stato un progetto culturale prima ancora che impegno civile, tensione politica e opportunità di servizio ai giovani (tutte queste cose giustificano la mia appartenenza): mi rallegro perciò intimamente del "clima costruttivo" e della "tensione positiva" palpabili quasi fisici e dell'iniezione di fiducia della quale ho potuto beneficiare, essendo presente (nel senso di partecipazione attiva). Il progetto di sviluppo della Sezione sta dando i suoi benefici, in quanto i nuovi adulti di Sirolo hanno rilanciato rinvigorendola la sfida, che tutti gli altri sostengono o hanno sostenuto da più di un decennio, con un approccio modesto, pragmatico, curioso, attento e aperto. Una occasione per "rileggere facendo", la nostra storia e continuarne la scrittura. Le politiche attente di sviluppo producono anche questi benefici, ma questa è un'altra storia sulla quale confido si potrà riflettere già da settembre: la mia opinione eil mio impegno su questo argomento credo siano sufficentemente noti a tutti.
Grazie per l'attenzione e buon cammino,
Dede

Fiabe di Esopo

Ecco le tre fiabe rappresentate da Ilaria e dai fratellini e sorelline di Sirolo durante la festa di fine anno Scout:

Le rane che chiesero un re
Le ranocchie, stanche di vivere senza alcuno che le governasse, mandarono ambasciatori a Zeus, pregandolo di largire loro un re. E Zeus, vedendo la semplicità dell’animo loro, buttò giù nello stagno un pezzo di legno. A tutta prima, atterrite dal tonfo, le ranocchie si tuffarono nel fondo; ma poi, dato che il legno rimaneva immobile, risalirono a galla, e giunsero a tal punto di disprezzo per il loro re che gli saltarono addosso e vi si accomodarono sopra. Infine, vergognandosi d’avere un sovrano di tal fatta, andarono nuovamente da Zeus, e lo pregarono di mandarne loro un altro in cambio, perché il primo era troppo indolente. Allora Zeus perdette la pazienza, e mandò una biscia d’acqua, che cominciò ad afferrarle e a divorarsele.
La favola mostra che è meglio avere governanti infingardi ma non cattivi, piuttosto che turbolenti e malvagi.

La battaglia dei topi e delle donnole
Vinti dall'esercito delle donnole, i topi - la loro storia si dipinge anche nelle osterie - ripiegando in fuga, si accalcarono trepidanti intorno agli stretti ingressi delle tane, ma alla fine, sia pure a stento, riuscirono a entrarvi e a sfuggire alla morte. I loro condottieri invece, che si erano legati alla testa le corna, per avere in guerra un segno visibile da fare seguire ai soldati, si incastrarono all'entrata e furono catturati dai nemici; il vincitore li sacrificò con gli avidi denti e li sprofondò nel tartareo speco del suo ventre capace. Se un evento funesto grava su tutto un popolo è in pericolo la grandezza dei capi; la plebe minuta riesce a nascondersi, trovando facilmente scampo.

Il topo di città e il topo di campagna
Un giorno il topo di città andò a trovare il cugino di campagna. Questo cugino era di modi semplici e rozzi, ma amava molto l'amico di città e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo e fagioli, pane e formaggio erano tutto ciò che poteva offrirgli, ma li offrì volentieri. Il topo di città torse il lungo naso e disse: - Non riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare innanzi con un cibo così misero ma certo, in campagna non ci si può aspettare di meglio. Vieni con me, ed io ti farò vedere come si vive. quando avrai trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna!Detto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all'abitazione del topo di città a notte tarda.
- Desideri un rinfresco, dopo un viaggio così lungo? - domandò con cortesia il topo di città; e condusse l'amico nella grande sala da pranzo. Qui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare dolci, marmellata e tutto quello che c'era di buono. Ad un tratto udirono dei latrati.
- Che cos'è questo? - chiese il topo di campagna.
- Oh, sono soltanto i cani di casa - rispose l'altro.
- Soltanto! - esclamò il topo di campagna. - Non amo questa musica, durante i pasti. -In quell'istante si spalancò la porta ed entrarono due enormi mastini: i due topi ebbero appena il tempo di saltar giù e di correre fuori.
- Addio, cugino - disse il topo di campagna.
- Come! Te ne vai così presto? - chiese l'altro.
- Si - replicò il topo di campagna:

Chi era Esopo?
Esopo (VI secolo a.C) era un favolista greco. Trace o frigio e, secondo la tradizione, di condizione servile, Esopo era già conosciuto da Erodoto e da Aristofane che ne attesta la fama nelle scuole di Atene del V secolo, dove le sue favole erano lette a fini didattici per il primo apprendimento della lingua. La raccolta di favole esopiche giunta fino a noi non è quella originale bensì l'esito di redazioni tardive. La struttura dei testi è estremamente semplice e consiste nella narrazione di un episodio che ha come protagonisti degli animali, ciascuno dei quali con caratteristiche costanti: la volpe è sempre astuta, il lupo ingordo, il montone stupido etc. Il confronto tra i personaggi produce un vincitore e uno sconfitto. Grazia e spontaneità sono le principali doti di questi brevi componimenti, mentre maggior profondità e finezza psicologica avranno i continuatori del genere, da Fedro a Jean de La Fontaine.

lunedì 9 giugno 2008

Benemerenze


Ciao a tutti. Si è conclusa l'altroieri sera (sabato 7 giugno) la festa di fine anno scout. Cioè, sono finite le attività ufficiali delle diverse unità, e ci si prepara per una bella vacanza di sezione. Alla gradita presenza del Commissario Regionale Ermanno Zappacosta e di Teresa (di Roccamontepiana), l'intera Sezione di Ancona, coi gruppi AN1 e AN2, ha portato avanti un'eccellente serata gastronomico festaiola.
La cosa più importante e toccante è stato il conferimento, durante il quadrato d'apertura, di due belle Benemeranze. Consegnate da Ermanno (medaglia + certificato-ricordo con motivazione scritta), erano destinate ad Angela e Beppe, per i loro sforzi profusi in più di dieci anni di attività e promozione scout. Siamo tutti grati a Ermanno, per essere stato interprete di un desiderio davvero condiviso da tutti. Auguri, Angela e Beppe!!
Ci siamo poi distinti per la bellissima cena offerta a un'estesa schiera di scout di ogni ordine e grado e alle loro famiglie. Menu di tutto rispetto: penne all'amatriciana, penne con verdure, salsicce e wurstel alla brace, insalata verde, ciliege mature, e un'infinità di torte; acqua e vino a volontà. Servizio efficiente e impeccabile, grazie all'organizzazione e all'aiuto dei nostri Senior.
A loro quindi, il ringraziamento più sentito. Grazie Dina, Daniele, Adriana, Christina, Susanna, Ivano, Paolo, Francesca, Alex, Laura, Vivalda, Dario e Raffaele: ottima la preparazione, ottimo il servizio. Erano poi presenti i due capigruppo, Akela, Bagheera e Kaa del Branco di AN1, Akela Bagheera, Kaa, Ikki e Mang di AN2; Dede, Michela, Lollo e Gabriele (Reparto) e, ovviamente, Moreno, come sempre, capo Compagnia. Ancora, il COS al gran completo (Beppe, Angela, Nadia, Chiara, Tina, Enrico, Stefano e Loretta). E naturalmente i due Branchi, il Reparto, la Compagnia... Quante bocche da sfamare! Comunque, tutti bravi e sufficientemente ordinati.
Come da tradizione, c'è stata poi la gara di torte 2008, difficile da gestire (vero Beppe?) dato che le torte erano una più buona dell'altra. Comunque, tutti e tre i premi a disposizione sono andati a mamme/papà di Sirolo e Numana (alee, ohh ohhh...). Hanno chiuso la serata tre piccole e deliziose scenette recitate dai lupetti di Sirolo. Capitanati da Ilaria, ci hanno fatto omaggio di tre splendide favole di Esopo. Prossimamente ne pubblicheremo la trama, assieme a qualche bella foto della serata.
Naturalmente si è parlato molto delle Vacanze di Branco, cui si sono già iscritti quasi tutti i lupetti, molti esploratori e rover. In particolare, i lupetti di Ancona (AN1) hanno sceneggiato la preparazione dello zaino (chi lo fa, cosa infilarci, lo spirito con cui si vive in campo etc.). E’ stato un momento formativo gestito dai figli nei confronti dei genitori. Ecco cosa commenta Tina, Capogruppo di AN1 e ideatrice della "sceneggiata": "abbiamo rinnovato il patto di fidcia, direi di complicità, tra adulti impegnati nel processo educativo; per sottilineare questo aspetto non ci siamo divisi per Unità, nel senso che i figli che arrivano da noi a 8 anni e vanno via a 19 sono i soggetti di un unico piano educativo, ma ci siamo seduti in cerchio (siamo alla pari, genitori e capi) e abbiamo focalizzato l'atteggiamento da tenere verso lo scautismo: rispetto delle regole, orari, divieti e supporto delle scelte come quella di privilegiare le riunioni scout invece che le feste di compleanno, di scuola etc." "Ho pensato a questa impostazione" continua Tina, "per sfruttare l'occasione di incontro con i genitori e farli riflettere sulla domanda di fondo: perché mandate i vostri figli?".
A presto